‎Franco-Ballerini ‎Riflessione del vangelo di Oggi

franco-ballerini

Franco-Ballerini.  Riflessione  del vangelo di Oggi.

#Gv. 20,19-31

“il segno dei chiodi”

Cosa dire oggi del caro Tommaso,
che il Vangelo vede protagonista della nostra storia?
Finora ho sempre visto la sua figura come un esempio di “incredulità”,
di difficoltà ad aderire alla fede,
come esempio di persona molto terrena…..
come la maggior parte di noi insomma.
Questo a causa delle sue parole:
«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Parole queste,
che meritano quelle di rimprovero di Gesù :
«Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Sono parole,
quelle di Gesù,
che fanno onore a molti.
Forse pure a noi.
A tutti coloro che,
attraverso i secoli,
hanno creduto in Gesù in seguito alla testimonianza di coloro che erano presenti,
e che hanno vissuto questi fatti.
Fatti che troviamo codificati nel Santo Vangelo:
“… Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.”

Ma forse oggi Gesù,
che è grande amico di Tommaso,
vuole porre la sua figura sotto una luce differente.
È come se sentissi la voce di Gesù,
proveniente da questa pagina di Vangelo,
che rivolto a noi,
credenti di oggi dicesse:
” Magari ci fosse qualcuno oggi desideroso di mettere il dito nelle mie piaghe”.
Non come esempio di incredulità stavolta,
viene a proporre la figura di Tommaso.
Ma come esempio di colui che,
nel cammino di fede,
vuole arrivare a conoscere e amare Dio nel profondo.
Stabilire con Lui una relazione di intimità.
Per arrivare a sperimentare il “Cristo risorto e vero” che solo una conoscenza autentica di Lui può dare.

Perché allora,
lo conosceremo per esperienza diretta.
Non per sentito dire.

Sono molti i cristiani di oggi che hanno una conoscenza di Lui un po’ all'”acqua di rose”.
Il passare del tempo forse,
l’indebolirsi della fede a livello generale,
ha portato a una conoscenza annacquata della Sua Santa Persona.
Molti quando parlano di Gesù ne parlano come se le Sue vicende,
i miracoli compiuti,
i gesti di tenerezza,
le guarigioni,
fossero storielle.
La sua salita al Calvario per alcuni sembra quasi una sorta di scampagnata.
Della sua morte,
se ne parla come di una vicenda tutto sommato tranquilla.
Della Sua Resurrezione invece,
come del classico “Tutti vissero felici e contenti”….
Ma non è proprio così….

Andare a mettere il dito nelle “piaghe di Gesù” oggi per i credenti rappresenta una necessità.
Perché significa andare a conoscere in profondità l’Amore che Dio nutre per noi.
Entrare a far parte di questa storia d’amore.
“Per le Sue Piaghe siamo stati guariti”.
Onoriamo le Sue Sante piaghe oggi.
Onoreremo il Suo Amore.
Da quel Cuore squarciato poi,
sono sgorgati sangue e acqua,
la Sua grande Misericordia,
che oggi contempliamo,
onoriamo,
ringraziamo.

Continuiamo a pregare per la pace 🙏🏻
Invochiamo la Divina Misericordia sulle nazioni in guerra,
sulle famiglie,
su di noi,
sul mondo intero.
“O Sangue e acqua che scaturisci dal cuore di Gesù come sorgente di Misericordia per il mondo intero
confido in te”.
Un abbraccio.

 

 

https://www.servidicristovivo.it/il-vangelo-del-giorno-16-aprile/

 

Franco-Ballerini

Commenti