IL GRANELLINO🌱(Gv 16,12-15)
“Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non potete portarne il peso”, dice il Signore ai suoi discepoli. Il cammino di fede è graduale e successivo. Non si può insegnare l’algebra a un bambino di scuola elementare. A volte mi capita di ascoltare vescovi e sacerdoti che fanno omelie ai piccoli nella fede come se avessero davanti studenti di teologia. Ecco perché è importante che il pastore conosca il suo gregge.
Un pastore sapiente non può dare agli agnellini lo stesso cibo che dà alle pecore madri. A chi, lontano dalla chiesa da molti anni, mi confessa un peccato di omicidio, non gli posso dire che è anche un grave peccato dare a una persona del “cretino”, ovviamente se l’offesa viene da un cuore pieno di rabbia e rancore. Purtroppo, nel giorno del Signore, nelle nostre chiese non c’è un’assemblea omogenea e quindi non è facile per un pastore dare lo stesso cibo a tutta l’assemblea.
Ecco perché il sacerdote che annuncia la parola di Dio, prima di parlare, deve invocare lo Spirito Santo perché metta nella sua bocca parole semplici, chiare e sapienti perché tutti possano comprendere, ma anche i membri dell’assemblea devono invocare lo Spirito Santo perché apra la loro mente per comprendere il messaggio evangelico. L’intelligenza della parola di Dio non ha orizzonti. C’è sempre più da capire e mettere in pratica. Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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