IL GRANELLINO🌱(Mt 20,1-16)
“Oppure tu sei invidioso perché io son buono?”, dice il Signore all’uomo invidioso della sua bontà. Il cuore umano può essere un covo di vipere invidiose. La famiglia può essere un covo di vipere velenose. Spesso la moglie è invidiosa quando si parla bene del marito e viceversa. Spesso tra fratelli c’è una invidia che distrugge la loro unione fraterna. Spesso tra i fedeli che collaborano con il parroco la vipera dell’invidia dimora in mezzo a loro. Spesso tra sacerdoti è manifesto il sentimento dell’invidia. Anche nei monasteri e case religiose dimorano le vipere in gran numero.
Qual è la causa dell’invidia? Il non accontentarsi di quello che si ha e si è. Chi ha trenta talenti, ne vuole 60. Chi ha 60 talenti, ne vuole 100 e così via. Quasi nessuno ammette di essere morso dalla vipera dell’invidia. Infatti il peccato dell’invidia è il meno vomitato ai piedi della croce.
Diceva Santa Teresa d’Avila che la serpe dell’invidia dimora soprattutto nei conventi. E ci sono religiosi e religiose che, a causa dell’invidia, cadono facilmente nella tentazione della calunnia. Com’è triste! Il Signore ci salvi dai morsi delle vipere. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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