‎Franco-Ballerini ‎Riflessione del vangelo di Oggi

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Franco-Ballerini.  Riflessione  del vangelo di Oggi.

#Mc. 16,15-18

“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”

“Andate in tutto il mondo”.
Sembra quasi uno slogan di qualche agenzia di viaggi,
questo.
Pensare che da giovane ho tanto desiderato viaggiare e vedere il mondo !!!!
Adesso che sono “diversamente giovane “,
mi rendo conto che il mondo da esplorare,
e da curare,
è ancora quello dove si svolge la mia esistenza ogni giorno.

L’invito che ci rivolge oggi Gesù infatti,
non è tanto ad andare a fare i turisti.
Il mondo è bello,
si sa’,
ma il “mondo” che siamo chiamati a visitare è quello intorno a noi,
quello del fratello che ci sta’ accanto,
quello dove ogni giorno ci troviamo a vivere.
E prima di questo,
ancora,
il mondo dentro di noi.
Perché siamo in costante mutamento e maturazione.
Come annunceremo agli altri,
se non abbiamo le idee chiare neppure su noi stessi?
Siamo chiamati a conoscerci e a riconoscerci per poter andare ad “annunciare” in maniera autentica e convincente,
a tutti,
che la “vita esiste”,
e che essa assume significato solamente in Dio.
Anche a me stesso ogni giorno porto l’annuncio,
perché sono di dura cervice.

Nessuno è più esperto di S. Paolo,
di cui oggi festeggiamo la conversione,
nel portare l’annuncio.
La Prima lettura ci racconta come sono andati i fatti.
Di come
cioè,
sia avvenuto che un persecutore della fede in Gesù,
sia diventato uno dei suoi seguaci più attivi,
subito dopo un particolare evento,
avvenuto sulla via di Damasco,
che lo ha disarcionato da cavallo.

Questo episodio deve farci fare memoria.
Ricordarci di quando siamo stati “disarcionati da cavallo”.

Ricordo bene il giorno che sono stato “disarcionato dal cavallo”.
E voi fratelli,
e sorelle,
lo ricordate?
Forse non per tutti c’è stato un “disarcionamento”.
Forse per qualcuno il tutto è avvenuto in modo più sereno e lineare.
Ma ho visto che generalmente,
in molti ricordano un episodio ben preciso,
un momento particolare,
che ha fatto da spartiacque nella loro vita di uomini/donne e di fede.
Un “Avanti Cristo” e un “Dopo Cristo” nella propria vita in generale.
Perché la conversione è una cosa seria,
e produce effetti nella vita di tutti i giorni.
Effetti che talvolta sono capaci di “colpire” qualcuno attorno a te,
magari senza che tu neppure lo sappia.
Chissà se sono questi “effetti”,
i “segni” di cui parlava Gesù quando invitava gli apostoli “ad andare”.

Certo la predicazione degli Apostoli,
dei discepoli,
e di Paolo,
è stata accompagnata da fatti straordinari.
Guarigioni e miracoli.
E come loro,
molti dopo di loro,
nella loro predicazione,
sono stati accompagnati da fatti eccezionali come quelli.
Naturalmente,
se il Signore vuole,
questo può accadere anche a me e te.
Ma il messaggio passa anche dalla nostra ordinarieta’,
dal nostro andare a fare la spesa,
dall’incontrare gente dal panettiere…..
Magari con qualcuno accadra’ qualcosa capace di lasciare il “segno”.

Certamente ci troviamo a scacciare e a combattere “coi demòni”.
Lo facciamo tutti i giorni,
combattendo i peccati e i vizi che ci tormentano,
e aiutando gli altri a farlo.
Sapeste quanto fastidio diamo ai demòni,
quando anche passando accanto a una persona,
o parlando con essa,
col cuore l’affidiamo a Gesù…….

“Parleranno lingue nuove”.
Non tanto perché siamo divenuti “poliglotti”,
ma perché la conversione ti fa’ modificare pure i toni,
e le parole che usi.
Un linguaggio più mite.
Meno aggressivo.
Tale da sembrare di un’altra persona.
Le tue parole sembreranno “altre parole”.
Parole vere.
Parole di Gesù.

Mi è capitato a volte,
parlando con qualcuno,
di sentirmi ringraziare per delle cose dette,
anche anni prima,
risultate poi importanti per chi stava ascoltando in quel momento.
La cosa che generalmente però mi lasciato di stucco,
è che io,
dell’episodio narrato e delle parole dette,
non ho ricordo!!!

“Imporranno le mani ai malati e questi guariranno”.
Le nostre mani possono fare molto con chi soffre.
Una carezza può lenire il dolore.
Una stretta di mano dare forza a chi non ne ha più.
Una mano può asciugare una lacrima.
Come le mani di Gesù.
Il Signore benedica le nostra mani.
Che possano servire per il bene del mondo.

“Prenderanno in mano serpenti e se berranno qualche veleno,
non recherà loro danno”.
Quanti serpenti si incontrano!!!
E quanti veleni ci vengono fatti bere!!!
Gesù ci garantisce che non moriremo.
Ma quanto dolore!!!
Quanta sofferenza!!!
Quanto patire per gli altri che non vogliono convertirsi,
per le gelosie e le incomprensioni che anche lo stare con Gesù comporta.
Però come mi diceva un’amica,
“Non importa”.
No,
non importa.
Gesù è nel nostro cuore.
Non possiamo stare senza di Lui.
E non possiamo tacere.
Che Gesù è il Signore.
Del nostro mondo.
Il mio e il tuo.
E che ci ama e aiuta,
nonostante possiamo avere una vita piena di problemi.

Siamo chiamati ad annunciare nel quotidiano.
Forse “andare” e portare il lieto annuncio non sarà facile,
e spesso farà male.
Ma si sente male o gioia solo se le cose sono importanti davvero.
Meglio sentire questo male che vivere senza di Lui,
nel nostro mondo.

Non dimentichiamoci di pregare per la pace 🙏🏻
Perché i potenti che vogliono la guerra,
assetati di potere,
siano disarcionati da cavallo.
Perché siano scacciati i demoni,
siano eliminati i veleni,
perché si parli una lingua sola:
quella dell’amore e della pace.
Un abbraccio,
portatori della “Buona novella nel vostro quotidiano”.
Buon lavoro

 

‎Franco-Ballerini ‎

https://www.servidicristovivo.it/don-luigi-maria-epicoco-25-gennaio/

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