Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

Riflessione del vangelo

“Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto”. Se c’è una cosa di cui siamo conviti senza che nessuno ci impegni nel convincerci è proprio l’esperienza del taglio. Nella vita molte volte ci accorgiamo di incontrare dei tagli. Sono esperienze di dolore o anche di gioia che segnano una linea di demarcazione tra un prima e un dopo. Certi dolori segnano con un taglio netto la nostra esistenza, e così anche certi amori, certe gioie. Ma la domanda non è se quel taglio è una benedizione o una maledizione, ma che benedizione o quale maledizione portano nella nostra vita. Alcuni tagli ci portano alla morte, a non sentire più la vita viva. Altri tagli tirano fuori da noi il meglio, i frutti nascosti sotto la cenere. Non dobbiamo pensare che Dio ci ama perché ci evita i tagli, ma pensare che il Suo amore è vero proprio nell’esperienza del taglio perché da esso si fa verità su noi stessi. Ma è anche vera un’altra cosa, e cioè la nostra totale dipendenza vitale da Cristo: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla”. L’inferno è pensare che il meglio di noi viene fuori nella solitudine, nell’autosufficienza, nel poter fare a meno. Invece è proprio quando ci accorgiamo che non possiamo fare a meno delle relazioni, dell’altro, e cioè di Cristo stesso nascosto al fondo di ogni relazione che emerge in noi chiaro in che maniera concreta Cristo ci salva la vita. Se ad esempio una madre è il modo attraverso cui Cristo salva la vita di un bambino, sarebbe distruttivo per quel bambino presumere di poter fare a meno di una madre. Questo però interroga ciascuno di noi anche su quanto lasciamo che Cristo ci usi per salvare la vita agli altri. I nostri no all’amore molto spesso gettano nell’inferno l’altro.
Giovanni 15,1-8

Don Luigi Maria Epicoco

 

 

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