Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi 

La scena dello spericolato miracolo raccontato nel Vangelo di oggi è illuminante per capire quale rapporto esiste tra i credenti e il resto del mondo. Ma partiamo dall’inizio: Gesù entra in una casa. Ormai la sua presenza e la sua parola hanno immediatamente come effetto il tutto esaurito. C’è così tanta gente che non si riesce più a passare, e nemmeno l’evidente stato di fragilità di un paralitico smuove le persone a fare spazio. Chi però porta sulle proprie spalle la lettiga di quest’uomo non si arrende. Si arrampicano sul tetto, cercano il punto dove si trova Gesù, si fanno spazio tra le travi e calano giù quest’uomo: “Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati»”. Delle volte il nostro mondo è come un paralitico incapace di reggersi in piedi e di andare da qualche parte. Il nostro mondo non ha speranze che lo aiutano a stare davvero in piedi, e molto spesso non ha grandi ideali che lo spingono a camminare. Esso è come un uomo disperato, che non riesce ad andare da nessuna parte di buono, e non ha ne fede ne preghiere da rivolgere a Dio. Ma bastano quattro amici che si mettono insieme ed ecco che questo paralitico può svoltare. La Chiesa è lì dove ci sono quattro amici che con fede trovano il modo di portare questo mondo al cospetto di Dio. La loro preghiera, la loro testimonianza, i loro sacrifici, la loro creatività, la loro missionarietà ottengono il perdono del paralitico. Essere perdonati significa essere messi nella condizione di poter ricominciare, rimettersi in cammino, avere un’altra possibilità. Finchè ci saranno credenti così, questo mondo non è perduto totalmente ma ha ancora una possibilità. Non dobbiamo quindi rassegnarci, ma dobbiamo ingegnarci come questi quattro barellieri. È questa l’ansia missionaria che ci deve sempre animare.

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