Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi 

Marco 1,29-39

Gesù che agisce nel tempio è abbastanza comprensibile. Gesù che agisce in casa è invece davvero una buona novella. Infatti nel passo del Vangelo di oggi Gesù va a casa di Simone e lì in quella casa incontra la sofferenza di una donna: “La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei”. Quanta sofferenza c’è a volte nascosta nelle nostre case. Sofferenza che magari non traspare all’esterno, che non viene messa in piazza, che non conosce nessuno. Gesù si fa vicino proprio a questo tipo di sofferenza. Egli lascia che si possa raccontare a lui il dolore specifico di qualcuno che ci sta a cuore. I familiari della casa di Simone si affrettano a parlargli di lei. È il grande potere dell’intercessione. Non dobbiamo mai pensare che pregare per le persone a cui vogliamo bene sia inutile. Gesù ascolta sempre ciò che nasce dal cuore, e certe volte non possiamo far altro che aiutare chi ci è più vicino pregando per loro, specie quando umanamente non riusciamo o possiamo fare di più. La reazione di Gesù è straordinariamente bella: “Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli”. Gesù si accosta al dolore di questa donna, la prende per mano, la libera, la mette nella condizione di poter fare lei qualcosa a sua volta. Questo può ottenere una preghiera fatta con fede. Ma bisogna stare attenti a non trasformare Gesù in un fenomeno da baraccone. Il cristianesimo non è mai la fiera del sensazionalismo, ma ogni miracolo ha sempre lo scopo di avvicinarci al cuore del Vangelo. I miracoli fini a se stessi producono cristiani che smettono di esserlo appena smette il sensazionalismo. Ciò che invece opera Gesù non è mai passeggero, è profondo, e rimane.

 

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