Il Granellino del Giorno 13 Dicembre

Il Granellino Del giorno

IL GRANELLINO🌱(Mt 11,11-15)

Ci sono due tipi di violenza: una distrugge e l’altra edifica. Il tipo di violenza che distrugge si chiama ‘ira’. L’ira è un sentimento diabolico che scaturisce dal cuore dell’uomo senza Dio e si manifesta attraverso un’azione concreta mirata a far male alla persona che ci ha fatto del male. A cosa posso paragonare l’ira? A un vento impetuoso che distrugge tutto ciò che trova nel suo percorso. L’ira può essere anche paragonata a un fiume in piena che straripa sommergendo tutto ciò che è nel suo percorso. Possiamo infine paragonare l’ira a un forte incendio che brucia tutto ciò che trova davanti a sé. Quanti matrimoni sono finiti per un atto d’ira! Quante amicizie sono state distrutte per un atto d’ira! Quante persone sono morte per infarto a causa di un atto d’ira! Quante persone sono state uccise dall’ira!
L’ira viene fuori dal cuore dell’uomo quando dimentica di essere abitato dal Dio del perdono, della pace e dell’amore. La dimenticanza di Dio ci fa diventare come bestie selvagge. Sono davanti ai miei occhi le scene di violenza che avvengono a Parigi nelle ultime settimane. La violenza è una energia incanalata per portare distruzione.
L’altro tipo di violenza è praticata dai figli di Dio. La violenza dei figli di Dio non è mirata a fare del male agli altri, ma è rivolta verso se stessi per non essere causa di sofferenza per gli altri.
Per esempio, tentato di dare del cretino ad una persona, sei disposto anche a mordere le tue labbra pur di non far uscire dalla tua bocca la parola ‘cretino’. San Francesco, se ricordo bene, si buttò tra le spine per non cedere alla tentazione contro la castità. È bene ricordare le parole di Gesù: “Se il tuo occhio ti è d’impedimento nel desiderare cose buone, cavalo”. Ovviamente non bisogna prendere letteralmente le parole di Gesù.
Non fare come Origene, grande scrittore cristiano dei primi secoli della Chiesa, il quale si evirò per con cadere in tentazione. Non è questo che vuole il Signore. Egli vuole che ci sottoponiamo a qualsiasi sacrificio per evitare di peccare.
Sono più di 30 anni che non guardo il pugilato perché una sera, vedendo due pugili che lottavano tra di loro, avvertii dentro di me un istinto di violenza che mi fece dire al pugile, per il quale tifavo, di dargli un pugno così forte da farlo stendere a tappeto. Amen. ALLELUYA.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

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