Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

Riflessione del vangelo

La chiamata di Pietro e di Andrea, come quella di Giacomo e Giovanni, fanno da fondale alla festa di oggi. Infatti non si può festeggiare un Apostolo senza almeno far memoria di quell’istante che gli ha cambiato la vita. Tutti noi abbiamo un momento decisivo della vita. Esso è riconoscibile dal fatto che dopo quel momento la vita non è stata più la stessa, e forse nemmeno noi. Sono momenti decisivi segnati da una forte gioia, o da un immenso dolore. Sono momenti vissuti ai margini di un fallimento o nella pienezza di una gratitudine. Ogni volta che la vita ci segna e diventa decisiva fino a farci diventare più umani, più noi stessi, seppur nell’esperienza della fragilità, lì è Gesù che è passato nella nostra vita e ci ha chiamati. Dobbiamo essere disposti a seguirlo subito non appena ci accorgiamo che è Lui. cioè non dobbiamo opporre esistenza alle cose decisive della vita, facendo in modo che quell’esperienza diventi un modo per seguirlo e non un modo per scappare. Infatti molto spesso davanti a un grande dolore o anche a una straordinaria gioia ci viene voglia di fuggire via, di sentirne paura. I discepoli sia nella luce della trasfigurazione che nel buio fitto del Getsemani sono presi dalla smania di dormire. Il sonno è il segnale più simbolico della fuga. Il vangelo però ce ne parla affinché non ci scandalizziamo di noi stessi. E ci mette davanti agli occhi storie concrete di uomini concreti, perché ciascuno di noi non pensi alla santità come una spiritualizzazione della vita, ma bensì come la scoperta di una spiritualità inaspettata in una cosa che è di una concretezza disarmante. Questi sono i santi, e questi sono soprattutto gli amici più stretti di Gesù, gli Apostoli che si portano addosso la grande responsabilità di dover testimoniare più di tutti gli altri la concretezza e la verità del messaggio di Gesù. Ecco perché la maniera migliore di festeggiare un santo è prenderlo sul serio. È prendere sul serio la sua vita, la sua esperienza, le sue decisioni, e persino la sua fine.

Matteo 4,18-22

Don Luigi Maria Epicoco

 

 

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