Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

Riflessione del vangelo

Nel cuore dell’estate siamo abituati a festeggiare uno delle feste più luminose dell’anno: l’assunzione di Maria al cielo. Forse sarà proprio quel riferimento alla “donna vestita di sole”, così come ce lo racconta l’apocalisse, il motivo per cui il 15 agosto, crocevia del sole più caldo dell’anno, noi ricordiamo questo dogma dell’ultima ora, proclamato appena pochi decenni fa da Pio XII. Vogliamo guardare il cuore di questa festa attraverso gli occhi del Vangelo di oggi. La scena è semplice. Questo è un Vangelo di movimento. Inizia esattamente con un passo affrettato di Maria, reduce dall’annuncio dell’angelo. Forse anche lei, come noi, quando era turbata o agitata, usciva fuori a sbollire facendo quattro passi, ma siccome questa volta il turbamento era qualcosa di più consistente di un pensiero fisso, decide di fare questa gita fuori porta, attraverso la montagna. Direzione casa di Zaccaria ed Elisabetta. Quanti pensieri ci saranno stati durante quel viaggio. Capita anche a noi di ingolfarci dietro i pensieri o le cose che ci accadono, dobbiamo avere anche noi come Maria il coraggio di staccare e di andare da qualcuno che sappiamo ci voglia bene. Solo il bene di chi ci ama veramente ci fa guarire da certe indigestioni esistenziali. Difatti, tutto ciò che segue nel Vangelo altro non è che una guarigione interiore di Maria. Fare la volontà di Dio a volte non ci fa sentire subito felici. Aderire alla realtà così come accade molto spesso crea delle spaccature interiori. Abbiamo bisogno di ricucire certi strappi, certe rotture che accadono perchè succedono delle cose che non ci aspettiamo, che non abbiamo calcolato, e che pure accadono. Il dialogo è semplice. C’è uno scontro tra due sussulti di gioia. Il risultato? il cantico più bello del nuovo testamento: il Magnificat. Dietro questo canto tutto d’un fiato di Maria c’è tutta la storia della salvezza, c’è la rivoluzione di Dio, c’è il capovolgimento delle circostanze, c’è il realismo del cristianesimo, e c’è la speranza della buona notizia del Vangelo.
Luca 1,39-56

Don Luigi Maria Epicoco

 

 

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