Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

Riflessione del vangelo

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 21 Luglio 2019 – Mt 12, 14-21

La storia di Marta e Maria apre davanti a noi uno scenario di giudizio profondo sulla nostra vita, sulla nostra realtà. Marta che è tutta intenta a preparare un pasto nei confronti di gesù si arrabbia perché maria invece è seduta ad ascoltare Gesù.

E si arrabbia con gesù perché dice: perché non dici a mia sorella di venirmi ad aiutare? non ti importa che io sto facendo tante cose e lei invece sta a perder tempo? Ha ragione, ha un’ottica del mondo umana Marta ha assolutamente ragione perché noi viviamo in un mondo dove il fare conta molto più dell’essenziale.

Come tanti di noi che magari lavorano tutto il giorno per i figli, per la moglie, per il marito per cercare di dare il meglio… è una modalità di amare il fare, questo fare compulsivo che noi abbiamo, ma poi non abbiamo tempo di ascoltare quei figli, di guardarli negli occhi, non abbiamo tempo di baciare quella moglie, di abbracciare la persona a cui vogliamo bene. Quel fare che ci ha talmente tanto assorbiti che poi ci perdiamo le cose più semplici.

Che cosa se ne fa un figlio di un piatto sul tavolo e di del padre che non lo guarda in faccia? Sì, ha da mangiare ma gli manca l’essenziale, cioè non si sente amato, voluto bene così come invece dovrebbe sentirsi in maniera più profonda.
Essenziale appunto, Maria ha scelto la parte essenziale perché ascoltare gesù significa ascoltare il senso, ascoltare l’essenziale e ricalibrare tutta la nostra vita su questo essenziale, dire: ma il nostro fare è un fare compulsivo o un fare invece che ha presente che cos’è l’essenziale, ha perso di vista il volto e gli occhi di chi amiamo, il volto e gli occhi delle cose più importanti della nostra vita perché se poi non abbiamo tempo di ascoltare, se non abbiamo tempo di guardare in faccia le cose per cui vale la pena vivere, anche se facciamo tante cose per queste persone, per queste situazioni…non sono quelle cose che facciamo che alla fine ci renderanno felici e arrenderanno felice queste persone.
Il fare di Marta senza l’attenzione di Maria non serve a niente ma anche tutta l’attenzione di Maria senza un po’ di operosità di Marta non serve a nulla.
Marta e Maria sono le facce di una medesima medaglia, però, se vogliamo proprio scegliere Maria si è scelta la parte migliore perché Maria almeno ha salvato l’essenziale il resto può anche aspettare… anche un pranzo preparato a Gesù.

 

Don Luigi Maria Epicoco

 

 

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