Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

Riflessione del vangelo

“I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo. Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là”. Fare fuori è quello che solitamente si cerca di fare quando le persone sono scomode. È sport praticato in tutti gli ambienti, e poco importa se a volte quegli ambienti dovrebbero essere di buon esempio per gli altri. Ovunque c’è l’uomo i problemi sono sempre gli stessi perché ogni uomo si porta addosso le ferite del peccato originale, e così in noi c’è sempre un innocente Abele e un colpevole Caino che si fanno la lotta. La reazione di Gesù è quella però che ci racconta la profezia di Isaia: “Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce. La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le genti”. Egli è venuto affinché nel tempo stabilito possa lasciare che Caino torni ad uccidere Abele. Ma questa volta sarà lui Abele, l’innocente che non subirà più la morte ma l’accetterà liberamente per ciascuno di noi. Gesù è venuto per chiudere la partita aperta con Adamo ed Eva. È venuto a fare giustizia prendendo su di sé tutto il carico dell’ingiustizia. Su Gesù tutto il male del mondo va a infrangersi. È Lui che incassa tutto quello che da soli non riusciremmo mai ad arginare. I farisei vogliono fare fuori il Salvatore del mondo, ma anche pensando a loro Gesù dirà un giorno: “Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”. Tutti abbiamo addosso questo perdono di Gesù, anche noi che forse dovremmo invece sapere. Nessuno però forse si accorge veramente della portata di Gesù finché lo Spirito non gli apre il cuore e la mente. Oggi possiamo solo metterci in fila insieme con quelli che lo seguono, e credere che anche per noi c’è guarigione: “Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, ordinando loro di non divulgarlo”. Ma possiamo almeno una volta permetterci di disobbedire perché non si può non divulgare l’opera di misericordia che il Signore opera nel cuore di ciascuno di noi.
(Mt 12,14-21)

 

Don Luigi Maria Epicoco

 

 

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