Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

“Riflessione del vangelo di Oggi”

“Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona”. La generazione di cui parla Gesù non è semplicemente la generazione a lui contemporanea, ma è anche la nostra nella misura in cui continuiamo a rimandare i grandi cambiamenti attendendo il “segnale” giusto. Questo è innanzitutto vero nella vita personale di ciascuno di noi. Quasi mai siamo disposti a cambiare rotta anche quando constatiamo con chiarezza che siamo degli infelici e che viviamo una vita che sfiora la soglia della mediocrità. Preferiamo la nostra pigrizia, la nostra abitudine e rimandiamo l’inizio dei nostri cambiamenti a un “lunedì prossimo” come tutte le diete che non faremo mai. Ma è vero anche a livello sociale, e comunitario. Anche soltanto guardando l’ambiente intorno a noi non ci accorgiamo che abbiamo intrapreso una via di non ritorno, e che questo nostro modo di viere sbagliato anche in termini strettamente ecologici e non semplicemente umani e spirituali, ci porterà solo a farci male, molto male. Eppure basterebbe semplicemente tornare ad aprire gli occhi, ad usare un minimo di buon senso e ad avere l’umiltà di lasciarci aiutare lì dove ci accorgiamo che la nostra libertà si è un po’ paralizzata. Delle volte ricominciare ad avere una vita spirituale coincide con il ricominciare ad usare la propria libertà muovendo battaglia alla nostra pigrizia. È un’omissione tremenda quella di cui molto spesso ci macchiamo. Non facciamo ciò che potremmo fare. Rinunciamo al possibile e chiediamo a Dio di compiere invece l’impossibile. Ma un Dio tirato imballo per compiere l’impossibile mentre noi non facciamo il possibile, è un Dio mescolato con la magia, con la fantasia, con la tragedia che ci verrà addosso quando ci accoreremo che certe omissioni non sono mai senza conseguenze. Mi viene alla mente un sagace racconto di mio nonno: “un uomo si lamentava perché dopo essere finalmente riuscito a togliere al suo asino il vizio di mangiare gli era morto”. (Lc 11,29-32)
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Don Luigi Maria Epicoco

 

 

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