Don Luigi Maria Epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

don luigi maria epicoco Riflessione del vangelo di Oggi

“Riflessione del vangelo di Oggi”

“Che cosa devo fare per avere in eredità la vita”.
Ma non è stupendo questo giovane?
Quanti di noi,
stamani,
dopo essersi svegliati,
hanno cercato l’incontro con Gesù nella preghiera,
e gli hanno chiesto:
“Signore,
che cosa devo fare oggi,
per avere la vita?”.
Si, perché sentiamo il desiderio di essere felici,
vorremmo spargere felicità anche intorno a noi,
ma non sappiamo come fare.
Siamo affamati di vita,
di vita vera,
vorremmo portarla ovunque.
Ma non sappiamo come fare.
Eppure siamo cristiani.
Andiamo a Messa.
Recitiamo il Rosario.
Diciamo le preghiere,
ci comportiamo bene.
Che cosa ci manca?
Ci manca ancora la capacità di spiccare il volo.
La capacità di sognare.
Credo che sia bellissimo se qualcuno avverte questa domanda nel suo cuore.
Credo che sia bellissimo se qualcuno oggi non si accontenta delle semplici pratiche religiose,
ma ascoltando la Parola,
che è “spada a due tagli” come dice la seconda lettura,
avverte un senso di vuoto,
che lo spinge ancora a cercare Gesù.
Significa che siamo ancora vivi.
Che c’è ancora vita nella nostra esistenza.
E che ad essa vogliamo dare un significato.
Questo vuoto che talvolta sentiamo,
ha le sembianze di Gesù.
Ha la Sua forma.
Ed è un vuoto benedetto.
Perché ti spinge a cercarlo ancora.
Non è così se ti senti arrivato.
Anche spiritualmente.
Ti senti ricco.
Non hai altro da imparare,
non ti interessa più cercare.
Non hai altro da fare.
Ma e’ un’illusione.
La fede di chi si sente “ricco”,
impoverisce e muore.
E di fatto siamo ricchi di tante cose.
Ricchi di noi stessi,
delle nostre convinzioni,
delle nostre ragioni.
Ricchi delle nostre opere di carità,
delle nostre novene,
delle nostre preghiere.
Che sono cose buone,
se non si sostituiscono a Dio.
Sono cose buone se sono riempite di significato,
e sono frutto di una fede viva,
come fiume che scorre,
e non per assicurarsi la benevolenza divina.
Se sono frutto di amore,
e non di dovere.
Ringrazio di cuore questo giovane.
La sua domanda mi commuove.
Quanto tempo è che non me la pongo?
E ringrazio Dio,
che fissandomi,
anche oggi mi ama.
L’invito,
per me oggi,
e’ a fare un “tagliando” alla mia fede.
A ricercarla di nuovo,
per ritrovarla viva.
Ad abbandonare tutto,
e a seguirLo,
ancora,
come fosse la prima volta.
Ancora viene chiesta una cosa non facile.
Perché e’ comodo restare adagiati sulle proprie sicurezze.
Non sapro’ come fare.
Mi sembrerà più facile far passare un cammello per la cruna di un ago.
Ma a Dio niente e’ impossibile.
Mi affiderò a Lui.
Come ho fatto la prima volta che l’ho incontrato.
Quando mi ha trovato povero e senza niente da perdere lungo la strada della mia vita.
Ancora mi indicherà la strada.
Ancora mi mettera’ accanto le persone giuste.
“Maestro,
cosa devo fare oggi per avere la vita?”
“Lascia tutto e seguimi. E fidati’
Sia benedetto Gesu’,
vera vita.
Un abbraccio

#francoballerini

#dalvangelodioggi

 

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